Riso Carnaroli Classico Riserva Arlecchino

  • Riso Carnaroli Classico Riserva Arlecchino

Varietà

Riso lungo A
Storia del riso
Nasce nel 1945, in provincia di Milano, dall’incrocio con la varietà di riso Vialone e Lencino grazie all’agronomo De Vecchi.
Viene iscritto nel registro delle varietà nel 1975.
Caratteristiche agronomiche
• Ciclo vegetativo molto tardivo: 165 giorni (100 giorni semina-fioritura, 65 giorni fioritura-maturazione).
• Dose semina: 160-180 Kg/ha (bassa capacità d’accestimento).
• Epoca di semina: fino al 10 maggio.
• Problematiche di raccolta anche in funzione della resa alla lavorazione industriale: culmo elastico e mediamente fragile alla trebbiatura.
• Pannocchia scarsamente resistente allo sgranamento.
Comportamento in campo
Si tratta di una varietà “anziana”, caratterizzata da basso potenziale produttivo, elevata suscettibilità alle malattie fungine e all’allettamento, a causa di un culmo molto lungo.
Caratteristiche merceologiche (cariosside decorticata)
È classificato come riso superfino per le maggiori dimensioni e per la forma semi affusolata del chicco.
Ha un colore perlato e una grande resistenza, la quale contribuisce a mantenerlo sodo anche con le cotture prolungate (non scuoce).
Benefici di questa varietà
È un riso molto digeribile e facilmente assimilabile.
Aiuta a regolare la flora batterica e favorisce il normale transito intestinale. Questa varietà contiene acidi grassi essenziali ed è una fonte importante di potassio, che può aiutare a ridurre la pressione arteriosa.
Per la sua alta digeribilità, il Carnaroli non affatica lo stomaco e quindi è l’alimento ideale per chi soffre di problemi gastro-intestinali e per chi teme la sonnolenza post-prandiale.
Ha un basso contenuto di sodio e un’alta concentrazione di vitamine del gruppo B e carboidrati semplici, che vengono immediatamente metabolizzati dall’organismo senza incamerare grassi.
Il riso, ovviamente, è privo di glutine e quindi adatto anche ai celiaci.
Tra le caratteristiche importanti c’è il basso impatto sulla glicemia. Infatti, il Carnaroli ha un indice glicemico di 70 e si colloca così tra i risi italiani con l’IG meno elevato. Inoltre, per abbassare ulteriormente l’indice glicemico, per chi segue una dieta a basso indice glicemico o per chi è diabetico, si può deamidare il riso mettendolo in ammollo in acqua fredda.
In cucina
L’alta percentuale di amilosio e la bassa collosità lo rendono una varietà perfetta per molti piatti.
Il suo sapore lievemente dolce è una base versatile per esaltare il gusto di molti ingredienti: infatti è perfetto per accostamenti con ingredienti più decisi (ad esempio funghi porcini, taleggio o asparagi) a sapori più delicati (creme di zucca o radicchio fino al caprino).
In cucina, il Carnaroli è la varietà più utilizzata per i risotti e li restituisce sempre ben mantecati e con chicchi separati. 
Ha, inoltre, la capacità di assorbire i condimenti, pertanto si presta bene anche per le ricette di pesce ed è utilizzato anche per sformati, crocchette, arancini ed insalate di riso.
Invece, è sconsigliato per la preparazione di dolci, proprio per la sua scarsa collosità.
“Carnaroli Classico”
Attualmente, con il nome Carnaroli possono essere vendute anche altre varietà di riso che appartengono alla stessa categoria di risi superfini ma sono meno pregiate e non provengono necessariamente dalla zona vocata al Carnaroli (il triangolo Vercelli, Novara, Pavia).
Il nostro Carnaroli si avvalora della certificazione “Carnaroli Classico” di Ente Risi, il quale, attraverso controlli presso le aziende agricole. Tale certificazione garantisce che si tratti di riso coltivato da semente Carnaroli e non da varietà similari.
Lavorazioni
• Raffinato
• Semi-lavorato
• Integrale
• Riserva “Arlecchino”





Riso Carnaroli Classico Riserva Arlecchino
  • Codice Prodotto: RISO
  • Disponibilità: In Magazzino
  • 6.70€

  • Imponibile: 6.44€

Tags: carnaroli, riso